Plutarco, Della virtù e del vizio 1
Della virtù e del vizio Plutarco
100. Τὰ ἱμάτια δοκεῖ θερμαίνειν τὸν ἄνθρωπον, οὐκ αὐτὰ δήπου θερμαίνοντα καὶ προσβάλλοντα τὴν θερμότητα (καθ' ἑαυτὸ γὰρ ἕκαστον αὐτῶν...
Sembra che le vesti riscaldino l'uomo e non lo riscaldano, e non danno punto di calore, perché ciascuno di esse per natura è freddo e nel respiro affannoso della febbre si cambia spesso ora una ora l'altra coperta per rinfrescarsi, ma il fatto è in questo modo, che la coperta avviluppando il corpo mantiene stretto e serrato quel calore stesso che esala della sue membra ed evaporando non lo lascia.
Questo stesso, ritrovandosi nelle azioni degli uomini inganno molti che credono di vivere felicemente, se dimorano in grandi palazzi, se adunano un gran numero di schiavi ed ammassano grandi tesori.
Ma la vita felice e gioiosa non viene a noi da fuori, anzi al contrario l'uomo dona a tutte le cose che ha intorno a se gioia e grazia, attinta non altro che dalla viva fonte del suo costume.
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