GAIO MARIO - versione greco Mythos
Gaio Mario versione greco Plutarco traduzione libro
mythos pag 270 n 8
Γενόμενος δε γονέων παντάπασιν άδοξων, αυτουργών δε και πενήτων, πατρος μεν ομωνύμου, μητρός δε Φουλκινίας, όψέ ποτε πόλιν εἶδε και τῶν εν πόλει διατριβῶν έγεύσατο....
Nato da genitori del tutto oscuri, contadini-lavoratori e poveri, da un padre che aveva il suo nome, da una madre di nome Fulcinia, vide tardi la città, e gustò tardi il soggiorno in città.
Dopo altro tempo ebbe dimora nel villaggio della territorio di Arpino, (tenore di vita) al quanto rozzo rispetto alla vita cittadina e molle, ma modesta e simile all'antica educazione dei Romani. Militando la prima volta contro i Celtiberi, quando Scipione l’Africano assediava la Numanzia.
Non sfuggì al comandante ch'egli si distingueva in valore sopra gli altri giovani, e che accettava di buon grado il mutamento di vita, che Scipione aveva introdotto nelle truppe corrotte dalla licenza e dal lusso. Si dice anche che stese a terra un soldato nemico scontratosi con lui sotto gli occhi del comandante. Perciò di altri onori era fatto segno da lui e una volta essendo caduto il discorso a pranzo sui comandanti,e uno dei presenti chiedendo a Scipione quale comandante e capo a lui simile avrebbe avuto il popolo dei Romani dopo di lui, Scipione avendo battuto lievemente con la mano la spalla di Mario disse: “Forse costui”.
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