Magnanimità di Alessandro - Prakteon versione greco Plutarco
Magnanimità di Alessandro
versione greco Plutarco traduzione libro Prakteon
Φύσει δ’ ὢν μεγαλοδωρότατος, ἔτι μᾶλλον ἐπέδωκεν εἰς τοῦτο τῶν πραγμάτων αὐξομένων· καὶ προσῆν ἡ φιλοφροσύνη, μεθ’ ἧς μόνης ὡς ἀληθῶς οἱ διδόντες χαρίζονται....
Alessandro, che già lo era per natura, diventò sempre più generoso con l'aumentare delle sue possibilità, e nel donare mostrava quella amorevolezza che sola può ottenerci una vera riconoscenza da parte di chi riceve.
Alessandro nel vederlo così affaticato saputone il motivo mentre quello stava per deporre a terra il carico gli disse "fermo! Fa ancora un po di strada e portalo alla tua tenda. E' roba tua". Generalmente si irritava di più con chi non accettava i suoi doni che con chi ne chiedeva. Un giorno scrisse a Focione che se avesse continuato a rifiutare i suoi regali non lo avrebbe più ritenuto un amico. A Serapione invece uno dei giovinetti con cui giocava a palla non faceva regali perché non gli chiedeva mai nulla. Finchè un giorno visto che lanciava sempre la palla agli altri gli domandò " E a me? perché tu non la passi?" "Perchè non me la chiedi" rispose il giovane.
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