Curio il punto debole - Versione Sallustio
Curio il punto debole
Autore: Sallustio
Inizio: Sed in ea coniuratione fuit Q. Curius.
Fine: Compluribus narravit.
Ma in quella congiura ci fu Quinto Curio, nobile di nascita, carico di infamie e di scelleratezze, che i censori avevano radiato dal senato per la condotta ignominiosa.
Ma a quest'uomo non minore era la leggerezza quanto la falsità: non aveva la capacità di tenere per sé ciò che aveva sentito, né egli stesso di nascondere i propri delitti, né si curava affatto di ciò che diceva o faceva.
Egli aveva con Fulvia una vecchia relazione scandalosa. Essendole meno gradito, poiché a causa della ristretezza economica, non poteva più essere generoso con lei; improvvisamente vantandosi cominciò a prometterle mari e monti, addirittura a minacciarla con un pugnale, se non fosse rimasta legata a lui, infine si comportava con più arroganza di come era di solito.
Ma Fulvi, venuta a conoscenza della causa dell'insolenza di Ciro non tenne nascosto tale pericolo per lo Stato, ma senza rivelare il nome dell'informatore, raccontò a parecchi, quel che aveva sentito dire e in che modo.
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