Il discorso di un console - Versione Sallustio

Il discorso di un console
Autore: Sallustio NOVA LEXIS

Romani, multa mihi pericula, multa adversa fuerunt; eorum alia toleravi, alia reppuli deorum auxiliis er virtute mea; in periculis numquam animus negotio defuit : alae secundaeque res imperium, non ingenium mihi mutabant.

At contra in miseriis cuncta me cum fortuna deseruerunt. Nam, si perricida vestri sum et deos meos patriamque et summum imperium sordida habeo, nullum supplicium nullaque poena mihi satis erit.
O Romani numerosi pericoli vi furono contrari;

alcuni di quelli li ho tollerati, respinsi gli altri con gli aiuti degli dei e con la mia bravura; nei pericoli non mancò ma il coraggio alla passione del lavoro: le spiacevoli e sfavorevoli situazioni mi cambiavano il potere non l'intelletto.

Al contrario nelle disgrazie tutte le cose con la sorte mi hanno abbandonato. Infatti se io sono il vostro traditore e considero cattivi i mei dei, la patria e il sommo potere, per me nessun castigo e nessuna vendetta sarà abbastanza.

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