Condizioni di resa imposte da Metello a Giugurta (versione latino)
Condizioni di resa imposte da Metello a Giugurta
Autore: Seneca
Mittuntur ad imperatorem legati, qui Iugurtham imperata facturum dicerent ac sine ulla pactione sese regnumque suum in illius fidem tradere.
Metellus propere cunctos senatorii ordinis ex hibernis accersi iubet; eorum et aliorum, quos idoneos ducebat, consilium habet. Ita more maiorum ex consili decreto per legatos Iugurthae imperat argenti pondo ducenta milia, elephantos omnis, equorum et armorum aliquantum. Quae postquam sine mora facta sunt, iubet omnis perfugas vinctos adduci.
Si inviano al comandante romano legati a riferire che Giugurta è pronto a eseguire ogni ordine e ad affidare senza condizioni se stesso e il regno alla sua lealtà. Metello convoca immediatamente dai quartieri invernali tutti i membri dell'ordine senatorio e con questi e altri ritenuti idonei tiene un consiglio. Così, secondo l'uso degli antenati, in base al decreto del consiglio intima a Giugurta, per mezzo di legati, di consegnare duecentomila libbre d'argento, tutti gli elefanti e una parte dei cavalli e delle armi.
Eseguite senza indugio queste condizioni, ordina che tutti i disertori gli siano condotti in catene.
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