Elogio del figlio di Marcia (Versione latino Seneca)

Elogio del figlio di Marcia
Autore: Seneca

Quid? tu, Marcia, cum videres senilem in iuuene prudentiam, uictorem omnium uoluptatium animum, emendatum, carentem uitio, diuitias sine auaritia, honores sine ambitione, uoluptates sine luxuria adpetentem, diu tibi putabas illum sospitem posse contingere?

Quicquid ad summum peruenit, ab exitu prope est. Eripit se aufertque ex oculis perfecta uirtus, nec ultimum tempus expectant quae in primo maturuerunt. 4. Ignis quo clarior fulsit, citius extinguitur; uiuacior est, qui cum lenta ac difficili materia commissus fumoque demersus ex sordido lucet; eadem enim detinet causa, quae maligne alit. Sic ingenia quo inlustriora, breuiora sunt; nam ubi incremento locus non est, uicinus occasus est. 5. Fabianus ait, id quod nostri quoque parentes uidere, puerum Romae fuisse statura ingentis uiri; sed hic cito decessit, et moriturum breui nemo prudens non ante dixit; non poterat enim ad illam aetatem peruenire, quam praeceperat.

Ita est: indicium imminentis exitii nimia maturitas est;
E che? Tu, o Marcia, vedendo una saggezza senile in un giovane, un animo vittorioso di ogni piacere, purificato, esente da vizi, che aspira a ricchezze senza avarizia, ad onori senza ostentazione, a piaceri senza lussuria, pensavi che egli potesse esserti conservato a lungo sano e salvo? Tutto ciò che giunge a somme altezze, è vicino alla fine. Una virtù perfetta si allontana e si sottrae alla vista, e non attende l’estremo momento ciò che è giunto a maturazione precocemente. 4. Quanto più fulgido risplende il fuoco, tanto più rapidamente si spegne; dura di più quello che, appiccato con materiale resistente e avvolto dal fumo sporco, brilla attraverso la sporcizia; infatti lo vivifica la stessa causa che lo alimenta con difficoltà.

Così gli spiriti sono di durata tanto più breve quanto più sono eccelsi; infatti laddove non c’è margine di crescita, il tramonto è prossimo. 5. Fabiano dice, e anche i nostri genitori lo hanno visto, che c’era a Roma un fanciullo di statura come quella di un adulto; ma morì presto, e ogni persona assennata previde che sarebbe morto entro breve tempo; infatti non poteva arrivare a quella età che aveva pregustato in anticipo. Così è: una maturazione precoce è indizio di fine imminente.

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