Leonida alle termopili di Seneca versione latino

LEONIDA ALLE TERMOPILI versione latino Seneca

In aciem educturus exercitum pro coniugibus ac liberis mortem obiturum quomodo exhortabitur?...

Essendo sul punto di condurre l'esercito sul campo di battaglia ad affrontare la morte in difesa delle spose e dei figli, come gli farai coraggio?

Prendi i Fabî che hanno addossato a una sola famiglia tutta una guerra di stato. E gli Spartani appostati al passo delle Termopili: non sperano nella vittoria e nemmeno nel ritorno; quel luogo sarà il loro sepolcro. Come li esorterai a sostenere, facendo scudo coi loro corpi, l'impeto di tutto un popolo e lasciare la vita piuttosto che il loro posto? Dirai loro: "Il male non è motivo di gloria; la morte è motivo di gloria; dunque la morte non è un male"? Che discorso efficace!

Dopo averlo ascoltato chi esiterebbe a lanciarsi contro le spade nemiche e a morire sul posto? Ma che parole coraggiose rivolse loro Leonida! "Compagni, " disse, "pranzate sapendo che cenerete agli inferi!" Il cibo non crebbe loro in bocca, non si fermò in gola, non cadde dalle mani: allegri accettarono tanto l'invito a pranzo quanto quello a cena. E allora?

Un famoso condottiero romano, che mandava i suoi soldati a occupare una posizione e ad affrontare ingenti forze nemiche, parlò così: "Soldati, è necessario andare là, ma non è necessario fare ritorno. " Vedi come è semplice e potente la virtù: i vostri sofismi non possono rendere nessuno più forte, nessuno più coraggioso.

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