Magnanimità del re Antigono (Versione latino di Seneca)

MAGNANIMITA' DEL RE ANTIGONO VERSIONE DI LATINO DI SENECA

Quid facilius fuit Antigono quam duos manipulares ad supplicium duci iubere, qui incumbentes regis tabernaculo faciebant, quod homines et...

Che cosa ci sarebbe stato di più facile per Antigono di ordinare che fossero condotti a morte due semplici soldati, i quali, stando accanto alla tenda del re facevano ciò che gli uomini fanno sia molto pericolosamente sia molto volentieri, (ovvero) parlavano male del proprio re? Antigono aveva sentito ogni cosa, per il fatto che fra coloro che parlavano e lui che ascoltava c’era in mezzo (solo)

un telo (solo la tenda), che lui scostò leggermente e disse: "Andate più lontano, affinché il re non vi ascolti". Egli stesso, una (certa) notte, avendo udito alcuni fra i suoi soldati che auguravano ogni disgrazia al re, che li aveva condotti in quel viaggio e in quell'inestricabile fango, si avvicinò ad essi, che erano moltissimo affaticati, e mentre liberava dalle difficoltà coloro che non sapevano da chi fossero aiutati, disse:

"Ora parlate (pure) male di Antigono, per colpa del quale siete caduti in queste misere condizioni; ma augurate anche del bene a lui, che vi ha tirato fuori da questa voragine".

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