Cesare e i suoi clientes - LATINO LABORATORIO Versione latino Svetonio

Cesare e i suoi clientes
Versione latino SVETONIO traduzione libro
latino laboratorio numero 16 pagina 290

Studium et fides erga clientes caesari iuveni fuerunt. Masintham, nobilem iuvenem, tam enixe defendit ut olim a manibus creditorum eripuerit; mox, e praetura in hispaniam discedens, lectica sua eum avexit....

Il giovane Cesare ebbe passione e fedeltà (nb dativo di possesso) nei confornti dei clienti.

difense tanto premurosamente Masinta, un giovane nobile, quando una volta lo sottrasse (lett. lo avrà sottratto) dalle mani dei creditori; subito, mentre dalla pretura si dirigeva verso la Spagna, lo portò via con la sua portantina. Trattò gli amici sempre con gentilezza e indulgenza, come quando a Gaio Oppio, che faceva un viaggio attraverso un bosco con lui e che era stato colpito da un'improvvisa malattia, concesse il suo piccolo alloggio e lui si coricò per terra e all'aperto.

Quando già aveva il potere, portò alle cariche più alte molti amici, anche di stirpe non nobile.

Non si procurò mai delle inimicizie tanto gravi da dover deporre (il potere) senza volerlo. Fu anche sostenitore di Gaio Memmo nella corsa al consolato, dopo aver risposto agli invidiosi con discorsi di uguale durezza

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