Due orgogliose risposte

Cum tota paene lusitania decimo bruto consuli se dedisset, sola urbs cinginnia pertinaciter resistebat....

Dopo che quasi tutta la Lusitania si era arresa al console Decimo Bruto, solamente la città di Cinginnia resisteva con tenacia.

Allora Bruto, per non distruggere (finale negativa, ne cong.) la città, ordinò ai cittadini per mezzo degli ambasciatori di dargli l’oro, che avevano. Ma i cittadini non ubbidirono all’ordine del console e, dopo essersi radunati nel foro, risposero all’unanimità (cuncti, tutti assieme) agli ambasciatori: “Abbiamo il ferro, che i nostri antenati ci hanno lasciato, per respingere i nemici, non l’oro per comprare la libertà da un comandante avido!”. Questa risposta mosse l’ammirazione di Bruto tanto che desistette dall’assedio della città.

Una volta Dario, re dei Persiani, essendo stato vinto da Alessandro già due volte, mandò ambasciatori dal re dei Macedoni per promettergli una grande parte del regno, se avesse stipulato la pace. Allora Parmenione, comandante dei Macedoni e amico di Alessandro, lo ammonì di acccettare la proposta:

“Io – disse – se fossi Alessandro, accetterei”. Alessandro rispose: “Anche io, se fossi Parmenione, ma poiché sono Alessandro, rifiuto la proposta”..

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