Il coraggio e la fierezza premiano i vinti (Versione latino Valerio Massimo)

Il coraggio e la fierezza premiano i vinti
versione latino Valerio Massimo
traduzione libro Optime pagina 332 numero 2

Cum Privernum captum esset et ii qui id oppidum ad rebellionem incitaverant interfecti essent, senatus, indignatione accensus, consilium agitabat qua poena afficeret reliquos Privernates....

Poiché Priverno era stata presa e coloro i quali avevano spinto la città alla ribellione erano stati uccisi, il Senato, infiammato di indignazione, esaminava la decisione sulla pena da infliggere ai Privernati rimasti.

La loro salvezza dunque oscillava fra incerti eventi allo stesso tempo e sottoposta sia ai vincitori che agli indignati. Del resto, anche se si rendevano conto che l'unico aiuto consisteva nella preghiera, non poterono dimenticare il nobile e italico sangue.

Il primo di loro, infatti, in Curia, interrogato su quale pena meritassero, replicò: «Quello che meritano coloro che si giudicano degli di libertà». Queste parole furono d'aiuto ai Privernati. Il console Plauzio, infatti, sostenendo le ragioni dei Privernati, chiese quale pace avrebbero avuto con loro. Ed egli con l'espressione molto risoluta:

«Se avrete dato - disse - (sarà) continua, se cattiva, non durevole». A questa parole i senatori non solo concessero il perdono ai vinti, ma anche il diritto e beneficio della nostra cittadinanza.

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