Inimicizie private deposte per più alte regioni

Inimicizie private deposte per più alte regioni

M. Aemilius Lepidus, bis consul et pontifex maximus splendorique honorum pari vitae gravitate, diutinas ac vehementes inimicitias cum Fulvio Flacco eiusdem amplitudinis viro gessit....

Marco Emilio Lepido, che fu due volte console e pontefice massimo e, per serietà di vita, pari allo splendore delle cariche ricoperte, fu a lungo e accanitamente nemico di Fulvio Fiacco, a lui non inferiore in prestigio.

Ma, appena gli fu annunziata la sua elezione a censore in una con Fulvio Fiacco, egli pose termine all'inimicizia nel luogo stesso dov'erano stati eletti ambedue, stimando che fosse inopportuna la discordia personale in coloro che pubblicamente erano uniti nell'altissima carica della censura.

Codesta sua decisione fu approvata dai contemporanei e fatta a noi conoscere, a scopo di edificazione, dagli annalisti i quali non vollero che restasse ignorata dai posteri la nobile determinazione di Livio Salinatore di por termine alle sue inimicizie personali: infatti egli, anche se era partito per l'esilio ardendo di odio contro Nerone, alla cui testimonianza doveva soprattutto la propria condanna, tuttavia, dopo che, richiamato dai cittadini in patria, ebbe Nerone collega nel consolato, si costrinse a dimenticare sia la propria indole polemica sia la gravissima offesa ricevuta, per evitare che, se avesse voluto esercitare in comune con lui la carica animato da intenzioni ostili, si dimostrasse pertinace nell'odio e fosse un cattivo console.

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