La legge è uguale per tutti?

M. quoque Aemilius Scaurus repetundarum reus adeo perditam et comploratam defensionem in iudicium attulit ut, cum accusator diceret lege...

Anche M. Emilio Scauro accusato di concussione apportò in giudizio una difesa disperata e compianta a tal punto che, l'accusatore dicendo che secondo la legge gli era lecito dinanzi a 120 uomini dichiarar testimonianza e che non avrebbe rinunciato ad essere assolto, se ne avesse nominati altrettanti, ai quali non avesse sottratto nulla in provincia, non potè utilizzare una condizione tanto favorevole. Tuttavia per l'antichissima nobiltà ed il recente ricordo del padre venne assolto. Ma lo splendore degli uomini illustrissimi nel proteggere gli accusati valse moltissimo a quel modo, così nell'opprimere giustamente non ebbe molto potere: anzi evidentemente giovò anche ai colpevoli, mentre li accusava più aspramente.

P. Scipione Emiliano accusò Cotta dinanzi al popolo. L'accusa di costui, anche se era intrisa di crimini gravissimi, fu rinviata per sette volte e all'ultimo nell'ottavo processo fu assolta, perché gli uomini temevano che la sua condanna sarebbe stata considerata come concessa alla grandezza eccezionale dell'accusatore.

penso che sia stato fatto tale ragionamento: "non vogliamo che la testa di un altro che attacca in giudizio porti i trionfi i trofei le spoglie e ciò che ci appartiene delle navi debellate: sarebbe terribile in tali circostanze contro il nemico, il cittadino in verità basa la salvezza sul fragore tanto grande della gloria che non insegue".
(By Maria D. )

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