Aristofane smaschera i falsi poeti

Vitruvio Juventas Nova Mente, nove discere

Cum in ludis poetae scripta sua recitant, cunctus populus magna voce admirationem suam significat....

Quando durante giochi i poeti recitano i loro scritti, tutto il popolo manifesta la propria ammirazione con grande voce. I rimanenti giudici attribuiscono i premi agli scrittori secondo la volontà del popolo.

Invece Aristofane contesta il loro giudizio e per primo proclama un poeta che al popolo non era piaciuto minimamente: "Solamente costui" afferma "è un poeta autentico; gli altri recitano poesie di altri". Tutti si meravigliano e con grande clamore disapprovano la sua sentenza.

Anche il re dubita dell'autorevolezza di Aristofane. Allora Aristofane, del quale era eccellente la memoria, afferra gli infiniti volumi e recita i carmi di scrittori antichi e comprova con argomenti certi i furti degli scritti.

Pertano il re, congeda con infamia i poeti falsi, ricopre però Aristofane di grandi lodi e lo nomina a capo della biblioteca.

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