Il saggio e la felicità - Aristotele versione greco Hellenikon phronema

il saggio e la felicità versione greco Aristotele
traduzione dal libro versioni di greco
Hellenikon phronema n. 157 pagina 97

δεήσει δὲ καὶ τῆς ἐκτὸς εὐημερίας ἀνθρώπῳ ὄντι· οὐ γὰρ αὐτάρκης ἡ φύσις πρὸς τὸ θεωρεῖν, ἀλλὰ δεῖ καὶ τὸ σῶμα ὑγιαίνειν καὶ τροφὴν καὶ τὴν λοιπὴν θεραπείαν ὑπάρχειν....

Uno che è uomo avrà bisogno anche della prosperità esteriore: la natura umana, infatti, non è di per sé sufficiente per il contemplare, ma bisogna anche che il corpo sia in salute e che ci siano cibo e la restante cura.

Certo non bisogna pensare che colui che sarà felice avraà bisogno di molte e grandi cose, se non è possibile essere beati senza i beni esteriori:

non sono nell’eccesso, infatti, l’autosufficienza e l’azione, ma è possibile compiere belle azioni anche non avendo il comando di terra e mare: infatti anche con mezzi misurati uno potrebbe agire secondo virtù (è possibile vedere questo chiaramente:

infatti i privati si ammette, non sembrano compiere azioni virtuose meno dei potenti, ma anche di più); è sufficiente infatti questo: sarà felice la vita di colui che agisce secondo la virtù.

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