La seisachtheia di Solone - Aristotele (Versione greco)

La seisachtheia di Solone
Versione di greco di Aristotele Costituzione degli ateniesi VI

Κυριος δε γενομενος των πραγματων Σολων τον τε δημον ηλευθερωσε και εν τω παροντι και εις το μελλον, κωλυσας δανειζειν επι τοις σωμασι, και...

Solone, divenuto signore del potere, liberò il popolo sia per il presente che per il futuro, vietando di prestare denaro con la garanzia della persona e fece delle leggi e ordinò l’abolizione dei debiti, sia quelli pubblici che privati, che chiamano scuotimento, come se si fossero scossi di dosso il peso:

a questo proposito alcuni tentarono di screditarlo. Accadde, infatti, a Solone mentre si accingeva a realizzare la seisachtheia di anticiparla ad alcuni fra i notabili, poi, come dicono i democratici, fu ingannato dagli amici, invece secondo quelli che intondono calunniarlo, anche lui ne trasse vantaggio; infatti quelli, essendosi fatto prestare denaro, avevano acquistato molta terra.

E non molto tempo dopo, essendoci l’abolizione dei debiti, si arricchirono; da ciò si dice che siano discesi quelli che sembravano essere ricchi di antica data. Con tutto ciò è più convincente la versione dei democratici:

infatti è probabile che Solone fosse così moderato e sollecito del pubblico interesse che, pur essendogli possibile essere tiranno della città attirando dalla sua parte gli altri, divenne odioso a tutte e due le fazioni e tenne in maggiore considerazione

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