Le eruzioni del Vesuvio - VERSIONE Cassiodoro

Laborat hoc uno malo Campania, quae, ne perfecta beatitudine fruatur, huius timoris frequenter acerbitate concuticur....

La Campania soffre per quest'unico disagio, la quale, ammettendo pure che non goda di una perfetta beatitudine, essa è scossa frequentemente dall'asprezza di questo timore.

Tuttavia ora, affinché non si giudichi del tutto crudele l'evento: per esempio annuncia con gravi segnali, affinché vengano considerate come ostilità funeste. Infatti con tante difficoltà la natura turbolenta, mormora nella voragine di quel monte, affinché spaventi agitato le vicinanze con un forte fremito.

L'aria viene offuscata infatti da quella esalazione molto ripugnante e per quasi tutta l'Italia si conosce quando quel movimento avviene. Vola la morte per il grande bollore; e, eccitati i terreni nelle nubi, bagna con gocce di polvere pure le province transmarine. E, ciò si conosce possa essere subito in Campania, quando si sente il suo ruggito dall'altra parte della regione.

Vedrai qui scorrere parecchi fiumi polverosi, e i campi sterili con l'impeto minaccioso, come lo scorrere della lava. Ti stupisce subito l'ingrossarsi dei dorsi dei campi fino alle cime degli alberi, e subito vengono devastate dall'eccessivo calore quelle che furono decorate con un verde rigoglioso.

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