Cura dell'idrofobia (VERSIONE latino Celso)

Solet ex vulnere canis rabiosi, ubi parum occursum est, aquae timor nasci....

Dal morso di un cane affetto dalla rabbia - qualora non si sia intervenuti tempestivamente - suole scaturire idrofobia.

E' una tipologia terribile di malattia, durante la quale colui che ne è tormentato, contemporaneamente, dalla voglia di bere e dalla paura dell'acqua.

Per chi ne viene colpito c'è poca speranza; si profila, comunque, un'unica cura: far cadere - senza ch'egli (il malato)

se lo aspetti in una vasca d'acqua non mostratagli prima: se non sa nuotare, prima lo si costringa immerso  a bere, poi lo si risollevi (dall'acqua); se  sa nuotare, lo si faccia  affondare a intervalli regolari, in modo da stornare, contemporaneamente, sia la sete che la paura dell'acqua. Bisogna tuttavia ovviare ad un ulteriore pericolo: che una contrazione muscolare colpisca letalmente il corpo malato immerso in acqua fredda. Per scongiurare tale evenienza, (il corpo) dev'essere immediatamente fatto uscire dalla vasca e cosparso di olio caldo.

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