i due scarafaggi

Inizio: Εν νησιδιω ταυρος ενεμετο· τη δε κοπρω αυτου κανθαροι ετρεφοντο δυο.... Fine: Ο μυθος αν αρμοζοι τοις βουλομενοις ειναι φιλοις τοις μεν λογοις, ου δε εργω.

In un'isoletta pascolava un toro; i due si nutrivano con il suo sterco. E quando/poiché incombeva la stagione invernale lo scarabeo diceva all'altro che avrebbe voluto volare verso il continente cosicché sarebbe stato disponibile il cibo sufficiente per quello lasciato solo nell'isoletta e lui avrebbe trascorso là la stagione invernale. Diceva che se avesse trovato abbondante foraggio, l' avrebbe portato a lui. Ma lo scarabeo giungeva alla terraferma e trovava abbondante sterco ma, poiché era umido, rimaneva e si cibava.

Quando c'era la stagione primaverile di nuovo lo scarabeo volava verso l'isoletta. Ma l'altro, quando lo vedeva l'altro ben pasciuto, lo accusava perché (lo) aveva ingannato.

Ma egli diceva: "Non biasimare me ma il luogo; là il cibo c'è, ma laggiù non può essere portato via." La favola potrebbe essere adatta per coloro che vogliono essere amici con le parole ma non con i fatti (lett. presente "fatto")

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