Il leone e la zanzara (Esopo)

Κώροοψ προς λέοντα ήρχετο και ελεγεν· «Δυνατώτερός μου ουκ ει· πιστεύεις δυνάμει μεγίστη, οτι τοις παχέσιν όδοΰσιν έρρωμενέστατα δάκνεις και τοις όνυξι ξύεις, αλλά και γυνή τ ω άνδρί μάχεται και ουτω ποιεί....

Una zanzara giungeva presso un leone e diceva: "Non sei certo più forte di me: confidi in una grandissima forza poiché mordi con le zanne (ὀδούς - ὀδόντος) acuminate le cose più dure e ferisci con gli artigli, ma persino una donna che combatte con un uomo fa questo.

Io sono assai più forte di te. Se vuoi, battiamoci in guerra". E la zanzara attaccava il leone mordendo la faccia glabra (dove non ha peli) dell'animale fra le narici.

Il leone con i suoi artigli (ὄνυξ - ῠχος) attentava alla zanzara e alla fine rinunciava (ἀπαυδάω). La zanzara, dopo la vittoria, volava via (ἐκπέτομαι) inneggiando, ma, catturata da una ragnatela, si lamentava (οἰμώζω) del fatto che, dopo aver combattuto con i più forti, periva contro un animale più piccolo.

I l racconto si rivolge a coloro che vogliono demolire i grandi e vengono demoliti dai piccoli.
(By Geppetto)

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