Il pavone e la cornacchia

IL PAVONE E LA CORNACCHIA
Versione di greco di Esopo

Τῶν ὀρνέων βουλομένων ποιῆσαι βασιλέα, ταὼς ἠξίου ἑαυτὸν χειροτονεῖσθαι βασιλέα διὰ τὸ κάλλος. Ἀρεσθέντων δὲ πάντων ἐπὶ τούτῳ τῶν ὀρνέων, κολοιὸς αὐτῷ εἶπεν· Ἀλλ᾿ ἐάν, σοῦ βασιλεύοντος, ἀετὸς ἡμᾶς καταδιῶξαι ἐπιχειρήσῃ, πῶς ἡμῖν ἐπαρκέσεις; Ὁ λόγος δηλοῖ ὅτι ἀεὶ τοὺς δυνάστας μὴ κάλλει, ἀλλὰ φρονήσει καὶ δυνάμει δεῖ κομεῖσθαι.

Deliberando gli uccelli riguardo al regno, il pavone riteneva giusto che eleggessero re lui per la sua bellezza.

Poiché gli uccelli si accingevano a votare per lui, la cornacchia disse: " ma se, essendo tu il re, l'aquila ci insegue, come ci aiuterai?" la favola dimostra che prima di passare dei guai non sono biasimevoli coloro che prevedono pericoli futuri ma si premuniscono.

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