Il ragazzo e il leone dipinto - Esopo versione greco
Παῖς καὶ λέων γεγραμμένος.
Favola Originale di Esopo numero 295
Υἱόν τις γέρων δειλὸς μονογενῆ ἔχων γενναῖον, κυνηγεῖν ἐφιέμενον, εἶδε τοῦτον καθ' ὕπνους ὑπὸ λέοντος ἀναλωθέντα. Φοβηθεὶς δὲ μή πως ὁ ὄνειρος ἀληθεύσῃ, οἴκημα κάλλιστον καὶ μετέωρον κατεσκεύασε, κἀκεῖσε τὸν υἱὸν εἰσαγαγὼν ἐφύλαττεν. Ἐζωγράφησε δὲ ἐν τῷ οἰκήματι πρὸς τέρψιν τοῦ υἱοῦ παντοῖα ζῷα, ἐν οἷς ἦν καὶ λέων. Ὁ δὲ ταῦτα μᾶλλον ὁρῶν πλείονα λύπην εἶχε. Καὶ δήποτε πλησίον τοῦ λέοντος στὰς εἶπεν· Ὦ κάκιστον θηρίον, διὰ σὲ καὶ τὸν ψευδῆ ὄνειρον τοῦ ἐμοῦ πατρὸς τῇδε τῇ οἰκίᾳ κατεκλείσθην, ὡς ἐν φρουρᾷ· τί σοι ποιήσω; Καὶ εἰπὼν ἐπέβαλε τῷ τοίχῳ τὴν χεῖρα ἐκτυφλῶσαι τὸν λέοντα. Σκόλοψ δὲ τῷ δακτύλῳ αὐτοῦ ἐμπαρεὶς ὄγκωμα καὶ φλεγμονὴν μέχρι βουβῶνος εἰργάσατο· πυρετὸς δὲ ἐπιγενόμενος αὐτῷ θᾶττον τοῦ βίου μετέστησεν. Ὁ δὲ λέων καὶ οὕτως ἀνῄρηκε τὸν παῖδα, μηδὲν τῷ τοῦ πατρὸς ὠφεληθέντα σοφίσματι. Ὁ μῦθος δηλοῖ ὅτι οὐδεὶς δύναται τὸ μέλλον ἐκφυγεῖν.
Un vecchio sventurato che aveva un figlio unico appassionato di caccia, lo vide insogno ucciso da un leone.
Temendo dunque che il sogno in qualche modo dicessela verità, costruì una casa bellissima e lì, avendovi condotto il figlio, lo custodiva. Dipinse, poi, nella casa, per diletto del figlio, animali di ogni genere, tra i quali c’era anche un leone. Quello vedendo questi animali provava ancora più dolore.
E una volta essendo vicino al leone, disse: «O cattivissimo animale, a causa tua e di mio padre che sognò molte cose menzognere, fui rinchiuso in questa casa come in una prigione; che cosa dovrei farti?». E dicendo queste parole, essendo stata da lui appoggiata la mano contro la parete, coprì completamente il leone.
Una scheggia essendoglisi conficcata nel dito produsse un gonfiore ed una infiammazione e, essendogli sopravvenuta la febbre, subito morì. Il leone, dunque, anche così uccise il giovane che non fu aiutato dall’espediente del padre. La favola dimostra che nessuno può evitare quello che deve accadere
Dal libro Meletan
Υἱόν τις γέρων δειλὸς μονογενῆ ἔχων γενναῖον, κυνηγεῖν ἐφιέμενον, εἶδε τοῦτον καθ᾿ ὕπνους ὑπὸ λέοντος ἀναλωθέντα. Φοβηθεὶς δὲ μή πως ὁ ὄνειρος ἀληθεύσῃ, οἴκημα κάλλιστον καὶ μετέωρον κατεσκεύασε, κἀκεῖσε τὸν υἱὸν εἰσαγαγὼν ἐφύλαττεν. Ἐζωγράφησε δὲ ἐν τῷ οἰκήματι πρὸς τέρψιν τοῦ υἱοῦ παντοῖα ζῷα, ἐν οἷς ἦν καὶ λέων. Ὁ δὲ ταῦτα μᾶλλον ὁρῶν πλείονα λύπην εἶχε. Καὶ δήποτε πλησίον τοῦ λέοντος στὰς εἶπεν· Ὦ κάκιστον θηρίον, διὰ σὲ καὶ τὸν ψευδῆ ὄνειρον τοῦ ἐμοῦ πατρὸς τῇδε τῇ οἰκίᾳ κατεκλείσθην, ὡς ἐν φρουρᾷ· τί σοι ποιήσω; Καὶ εἰπὼν ἐπέβαλε τῷ τοίχῳ τὴν χεῖρα ἐκτυφλῶσαι τὸν λέοντα. Σκόλοψ δὲ τῷ δακτύλῳ αὐτοῦ ἐμπαρεὶς ὄγκωμα καὶ φλεγμονὴν μέχρι βουβῶνος εἰργάσατο· πυρετὸς δὲ ἐπιγενόμενος αὐτῷ θᾶττον τοῦ βίου μετέστησεν. Ὁ δὲ λέων καὶ οὕτως ἀνῄρηκε τὸν παῖδα, μηδὲν τῷ τοῦ πατρὸς ὠφεληθέντα σοφίσματι. Οτι α δη μελλει συμβανειν τινι εγραρτερειτω τουτοις γενναιως και μη σοφιζεσΘω ου γαρ εκφευξεται.
Un vecchio sventurato che aveva un figlio unico appassionato di caccia, lo vide insogno ucciso da un leone. Temendo dunque che il sogno in qualche modo dicessela verità, costruì una casa bellissima e lì, avendovi condotto il figlio, lo custodiva. Dipinse, poi, nella casa, per diletto del figlio, animali di ogni genere, tra i quali c’era anche un leone. Quello vedendo questi animali provava ancora più dolore. E una volta essendo vicino al leone, disse: «O cattivissimo animale, a causa tua e di mio padre che sognò molte cose menzognere, fui rinchiuso in questa casa come in una prigione; che cosa dovrei farti?». E dicendo queste parole, essendo stata da lui appoggiata la mano contro la parete, coprì completamente il leone. Una scheggia essendoglisi conficcata nel dito produsse un gonfiore ed una infiammazione e, essendogli sopravvenuta la febbre, subito morì. Il leone, dunque, anche così uccise il giovane che non fu aiutato dall’espediente del padre. Quel che deve accadere conviene accettarlo coraggiosamente, senza cavillare, tanto non vi si può sfuggire
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