La cicala e le formiche - Esopo versione greco

Inizio: Χειμῶνος ὤρᾳ τόν βραχέντα οἱ μύρμηκες ἓψυχον. ...Fine: Άλλ' εἰ θέρους ὤραις ηὔλεις, χειμῶνος ὀρχοῡ.

Nella stagione invernale le formiche asciugavano il grano bagnato. Una cicala che aveva fame gli chiese del cibo. Le formiche dissero: ''Perchè non raccogliesti anche tu del cibo in estate?'' E quella disse: ''Non perdevo tempo, ma cantavo con arte''. E quelle dissero: '' Ma se nella stagione estive suonavi il flauto, in quelle invernali canta''

Altre versioni stesso titolo prese da altri libri
varie stesure per questa versione

Durante la stagione dell’inverno, quando il clima è aspro, la cicala aveva fame: allora si avvicinava alla formica e (le) chiedeva del cibo; infatti le formiche avevano tane piene di frutti (provviste).

Allora la formica diceva alla cicala: ‘Perché, oh cicala, durante l’estate, non raccoglievi cibo nei campi e nei prati?’ La formica rispondeva:

‘Non ero oziosa, ma mi dilettavo al canto’ Allora la formica diceva alla cicala: ‘Allora se d’estate ti rallegravi col canto, in inverno balla!’

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Le formiche facevano asciugare il grano inumidito. Ma la cicala, avendo fame, chiedeva loro nutrimento.

Le formiche però dissero: “ per quale motivo durante l’estate non raccoglievi anche tu il cibo?”. Ed ella rispose: “non avevo tempo, ma cantavo soavemente”. Esse allora scoppiando a ridere dissero:

“ma se cantavi durante le stagioni estive, ora danza d’inverno!”. La favola mostra che non bisogna trascurare certe cose in ogni circostanza, per non dolersene, né essere in pericolo

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In inverno, essendosi bagnati i chicchi di grano, le formiche li esposero all'aria; una cicala invece che aveva fame chiedeva loro del cibo. E le formiche le dissero:

"Perché durante l'estate non hai raccolto del cibo?". E quella disse: "Non sono stata in ozio, ma ho cantato armoniosamente". E quelle mettendosi a ridere dissero:

"Ebbene, se nelle giornate d'estate hai cantato, d'inverno balla". La favoletta mostra che non bisogna essere negligenti per non affliggersi ed essere in pericolo.

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Era d'inverno e le formiche stavano asciugando il loro grano, che si era bagnato. Ed ecco che una cicala affamata andò a chiedere loro del cibo. Ma le risposero le formiche:

" perché durante l'estate non hai fatto anche tu provviste-?" Rispose la cicala : "Non ne avevo tempo ma cantavo armoniosamente" E quelle ridendole in faccia, le dissero, "Beh, se nel tempo estivo cantavi d'inverno balla". La favola dimostra che non bisogna tener conto affinché non si sia danneggiati.

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