Il regno di Cambise (Versione latino Giustino)
Il regno di Cambise versione di latino di Giustino Littera Litterae 1B pag. 60 N° 3
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Cyro, qui multos annos regnavit, successit filius Cambyses, qui imperio patris Aegyptum adiecit; quod autem superstitionibus Aegyptiorum offensus esset, Apis ceterorumque deorum aedes dirui iussit....
A Ciro, che regnò per molti anni, succedette il figlio Cambise, che aggiunse l’Egitto all’impero del padre;
ma poiché era irritato verso i culti superstiziosi degli Egiziani, ordinò di abbattere i templi di Api e degli altri dei. Affinché anche il celebre tempio di Ammone venisse espugnato, inviò un esercito, che fu sopraffatto da temporali e tempeste di sabbia e andò perso.
In seguito vide in sogno che suo fratello Mergi avrebbe regnato. Si era spaventato per il sogno, non esitò pertanto, dopo aver compiuto quei sacrilegi, a compiere anche un parricidio. Per questo così crudele incarico designò un sacerdote tra i (suoi) amici, di nome Comete.
Frattanto sguainò volontariamente la spada e morì ferito gravemente ad una coscia, in quanto doveva pagare il fio, sia del parricidio che aveva ordinato sia del sacrilegio che aveva compiuto.
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