Un pessimo re

Latina Lectio pagina 82 Numero 14

In Aegypto, mortuo rege, fratri eius Ptolemaeo, qui Cyrenis regnabat, per legatos regnum et uxor Cleopatra regina defertur.

Cum igitur Ptolemaeus sibi persuasisset se sine certamine fraternum regnum accepisse, quod fratris filio, puero paucorum annorum, debebatur, statim, ubi Aòexandriam ingressus est, fautores pueri trucidari iussit. Ipsum quoque puerum die nuptiarum, quibus matrem eius Cleopatram in matrimonium recipiebat, in complexu matris interficit.

Postea non mitior in populares, qui eum in regnum vocaverant, fuit: itaque mercenariis militibus licentia necandi data, omnia sanguine quitidie manabant. Quibus rebus territus, populus in alias regiones Solus igitur in tanta urbe cum suis relictus, Ptolemaeus, cum regem se non hominum sed vacuarum domuum videret, edicto peregrinos invitat. Quibus confluentibus, obviam legatos Romanorum, qui ad inspicienda sociorum regna veniebant, procedit.

Sed quam cruentus civibus, tam ridiculus Romanis fuit. Erat enim vultus doformis et staturae brevis et, sagina ventris, non homini similis, sed beluae...Post discessum legatorum, iam etiam peregrino populo invisus, cum uxore, metu insidiarum, tacitus in exilium proficiscitur.

In Egitto, morto il re, fu offerto a suo fratello Tolomeo che regnava a Cirene per mezzo di legati il regno e (come) moglie la regina Cleopatra.

Tolomeo, dunque essendosi persuaso che avrebbe ricevuto il regno fraterno senza lotta poiché veniva dato al figlio del fratello, fanciullo di pochi anni, immediatamente entrò ad Alessandria (e) ordinò di trucidare i sostenitori del fanciullo. Uccide anche lo stesso fanciullo, nell’abbraccio della madre, nel giorno delle nozze, durante le quali sposava sua madre Cleopatra (la madre del fanciullo Cleopatra). In seguito non fu più clemente con il popolo, che lo aveva chiamato al regno (eletto): e così poiché era stato dato ai soldati mercenari il permesso di uccidere, quotidianamente ogni cosa grondava di sangue.

Spaventato da queste cose, il popolo emigra poco alla volta verso altre regioni e lascia la patria. Dunque lasciato solo con i suoi in una così grande città, Tolomeo, poiché si vedeva re non di uomini ma di case vuote, con un editto convoca gli stranieri. Mentre questi si radunavano, si fa incontro agli ambasciatori dei Romani, che venivano per vedere i regni degli alleati.

Ma quanto fu cruento con i cittadini, altrettanto fu ridicolo per i Romani. Era infatti di volto deforme e di piccola statura e, per la pinguedine della pancia, non simile ad un uomo, ma ad una bestia. . Dopo la partenza degli ambasciatori, ormai anche visto di malocchio dal popolo straniero, con la moglie, per timore di attentati, parte in silenzio in esilio.

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