Socrate e il discepolo Apollodoro - Versione greco Eliano Alfabeta grammata

Socrate e il discepolo Apollodoro VERSIONE DI GRECO di Eliano TRADUZIONE dal libro alfabeta grammata

primo rigo: Οτε ηκεν η εκ Δηλου, και εδει Σωκρατην αποθνησκειν, αφικετο ες το... ultimo rigo: ... εν ψι και κεισομενον γε ειναι εμε, δηλος εστι με ουκ ειδω ς".

Quando la nave proveniente da Delo arrivò e Socrate doveva essere giustiziato, Apollodoro compagno di Socrate si recò al carcere per portargli una veste di lana, preziosa e finemente lavorata, e un mantello di pari qualità.

Voleva che Socrate indossasse la veste e si avvolgesse nel mantello, e che bevesse il veleno così abbigliato; sosteneva infatti che, se fosse morto portando quegli indumenti, avrebbe ricevuto esequie degne di tale nome, perché non è affatto disdicevole che il defunto giaccia con il dovuto decoro.

Così parlò Apollodoro a Socrate, ma questi non apprezzò l'idea e disse a Critone, Simmia e Fedone: "Come può Apollodoro-pensandola così-avere una giusta opinione di mè, se davvero è convinto che continuerà a vedere lo stesso Socrate che vede ora anche dopo che avrò bevuto la pozione offertami dagli ateniesi quale segno della loro amicizia?

Se dunque crede che l'uomo che tra poco giacerà abbandonato ai suoi piedi sia io, è chiaro che non mi conosce".

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