Il rapimento di Leucippe
Μετα μικρον δε βοη τις εξαιφνης περι τας θυρας ην· και ευθυς ειστρεχουσιν ανθρωποι μεγαλοι και πολλοι, μακἁιρας εσπασμενοι, και επι την κορην παντως ωρμησαν... Ως δε ειδον οι λησται προσιουσαν ηδη την ναυν εις ναυμαχιαν, ιστασιν επι του καταστρωματος οπισω την κορην τω χειρε δεδεμενην.(da Achille Tazio)
Poco dopo all’improvviso un grido risuonò (c’era) presso le porte: e subito accorrono molti uomini e di grande corporatura brandendo spade e tutti si precipitarono (ὁρμάω) verso la fanciulla.
Io, quai sfinito per il sangue, mi ripresi (ῥώννῡμι); portata nella nave la fanciulla, fuggivano. Facendo urla e strepiti, il capo lasciava l’isola. Me ne accorgevo venendo nell’accampamento. Provo dolore e sento bisogno di inseguire i pirati: in città ci sono ormeggiate molte navi: salito su una di queste il capo insegue senza nessun presidio; e io rapidamente vi salii insieme (συναναβαίνω) come compagno.