Il leone e la volpe

Greco lingua e civiltà 1 pagina 432 numero 141

Λεον γεραιος οτι ουκετι δυνατος ην δι ' αλκης τροφην εαυτῳ ποριζειν La fine: Ουτως οι φρονιμοι των ανθρωπων εκ τεκμηριων προορωνται τους κινδυνους και εκφευγουσιν

Un leone ormai invecchiato, non essendo più in grado di procacciarsi il cibo con la forza, capì che doveva procurarselo con l’astuzia.

Si ritirò quindi in una caverna e, sdraiatosi là, fingeva di essere ammalato; così, man mano che veniva qualche animale a fargli visiita, lo afferrava e se lo mangiava.

Aveva già catturato molte bestie, quando andò da lui la volpe, che sospettava il suo stratagemma; si fermò a qualche distanza dalla caverna e cominciò ad informarsi della sua salute. "Va male" le rispose quello, e le chiese perché non entrava.

"Lo farei" disse "se non avessi veduto tante orme di animali che vengono dentro e neanche una che venga fuori". Così gli uomini di buon senso, fondandosi sugli indizi, prevedono i pericoli e li sfuggono

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