Indifferenza di Socrate di fronte alla morte
Ellenisti 2 pagina 196 esercizio 10
Σωκρατους φευγοντος την δικην, Λυσιας λογον τινα συγγραπας ελθεν αυτω κομιζων και ελελευε χρησασθαι· ... Ου γαρ παλαι ιστε. οτι εξ εουπερ εγενομην, κατεψηφισμενος ην μου τυς φυσεως θανατος;"
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Essendo Socrate accusato, Lisia venne da lui per esporre un discorso per salvare ed ordinava di trattare; avendo Lisia detto che davvero egli è il più bello; “Anche le rose”, disse, “sono bellissime”, ma di non addire a lui la corona.
Ma non certamente perché giustamente muoio, per questo bisogna riflettere meno; infatti non a me ma a quelli che condannano è questa cosa vergognosa”. Detto queste parole fu rinchiuso in prigione per morire; molto conformemente alle cose che raccontano se ne andavava sereno e nello sguardo e nell’aspetto e nell’andatura.