Gli spartani invadono l'Attica - Eulogos
Eulogos 2 Pagina 82 numero 226
Του δ'επιγιγνομενου εαρος ευθυς αρχομενων προιτατα δη οι Λακεδαιμονιοι ..: ταις ολκασι τους οπλιτας εις την Σικελιαν. (Da Tucidide)
Iniziata subito la successiva primavera, assai presto gli Spartani e gli alleati invasero l'Attica; li guidava Agide, figlio di Archidamo, re degli Spartani.
E dapprima saccheggiarono i territori della regione dalle parti della pianura, poi fortificarono Decelea, dopo essersi divisi il compito città per città.
Decelea è distante dalla città degli Ateniesi circa centoventi stadi, e altrettanto (a una distanza simile) o non molto di più dalla Beozia. . Allo scopo di danneggiare, sulla pianura e sui luoghi più vantaggiosi della regione era costruita la fortezza, visibile fino alla città degli Ateniesi.
Anche i Peloponnesiaci e gli alleati che stavano nell'Attica la edificavano mentre quelli del Peloponneso mandavano nello stesso momento i soldati in Sicilia con navi da carico.