L'anello di Policrate - Versione greco Eulogos
Ευλογος pagina 450 numero 171
Ανηρ αλιευς λαμβανει ιχθυν μεγαν και καλον και αξιοι αυτον Πλυκρατει δωρον διδοσθαι ...
... και φερουσι παρα τον Πολυκρατη και διδοντες δε αυτω την σφραγιδα λεγουσιν οτω τροπω ευρισκετο. Ο δε συνιεται θειον ειναι το πραγμα.
Un uomo pescatore prendeva un pesce grande e bello e lo riteneva un dono degno da dare a Policrate.
Quindi portatolo alle porte e dirigendosi alla vista di Policrate, diceva : " O re, io non ho voluto portare un pesce tale al mercato, ma mi sembrava fosse degno di te e della tua autorità; quindi portandotelo lo do a te ". Ed egli si rallegrava per le parole e rispondeva con queste (parole):
" facevi certamente molto bene, e due volte grazie per le parole e per il dono; e ti invitiamo a pranzo ". Da una parte il pescatore tenendo in grande considerazione queste cose, andava a casa. Dall'altra i servitori tagliando il pesce trovano che c'era nel suo stomaco l'anello con il sigillo di Policrate.
Subito lo prendevano e lo portavano presso Policrate, danogli poi l'anello con il sigillo raccontavano in che modo era stato trovato. Quello comprendeva che quello fosse un fatto divino.