L'usignolo e lo sparviero - Eulogos

Αηδων υψηλη τινι δρυι εφιστη και κατα το συνηθες ηδεν. Ιεραξ δε αυτην εβλεπε ... δί ελπιδα μειζονων πραγματων τα εν χερσιν οντα υφιεναι.

Un usignolo si posò su un'alta quercia e come di consueto cantava. Lo sparviero lo vide e mentre aspettava il cibo lo assalì e lo portò via. L'usignolo lo pregò:

"O nobile e magnanimo uccello risparmiami; sono infatti un piccolo ed esile uccellino e mi accontento di procurarmi piccolo cibo e poco nutrimento;

aspetta i miei genitori che sono più corpulenti". Lo sparviero si convinse e lasciò libero l'usignolo, che fuggi velocemente e disse: "O sciocco, per l'avvenire non lasciare nelle mani le cose buone per il fatto che sono speranze senza fondamento". Così anche tra gli uomini ci sono sciocchi che si lasciano sfuggire ciò che è tra le loro mani per speranza di cose più grandi.

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