Ritratto dell'etera Aspasia

Eulogos pagina 230 numero 65

Η Ασπασια χαριτων μεν αφθονιαν ειχεν, ως ουκ αλλη παρθενος των τοτε· ειχε δε και την κομην ξανθην και ουλας τας τριχας, οφθαλμους δε ειχε μεγιστους .... περιεργον μεν ουδεν ουδε περιττον ες το ειδος επραττε.

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Aspasia aveva una così abbondanza di grazie (di doti) che superava ogni altra fanciulla di quel tempo.

Aveva la chioma bionda ed alquanto crespi i capelli; occhi grandissimi, il naso un poco adunco, le orecchie assai corte e la pelle molto tenera e delicata. Le sue labbra erano vermiglie, e i denti più bianchi della neve.

Aveva anche belle caviglie, come Omero dice sulle donne dei confini e che chiama "callifire (=dalle belle caviglie). ... (continua)

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