Il leone, Prometeo e l'elefante Esopo (Versione di Greco)

Il leone, Prometeo e l'elefante
versione di greco di Esopo e traduzione
dal libro GRECO nuova edizione.

IL leone si lamentava spesso con prometeo che l'aveva fatto grande e bello, e gli aveva armato di zanne le mascelle, e gli aveva munito di artigli le zampe, e l'aveva reso più potente di tutte le altre bestie... ma: " con tutto questo - diceva - io ho paura del gallo " E Prometeo gli rispose: " perché mi accusi a vanvera?

Da parte mia, tutto quello che potevo fare per te l'hai avuto. E' il tuo coraggio che, solo davanti a questa bestiola, viene meno. Ordunque, il leone piangeva su se stesso, accusandosi di viltà, e alla fine decise di togliersi la vita. Mentre meditava su questo proposito, incontrò l'elefante e, salutatolo, si fermò a discorrere con lui. A un tratto notò che quello continuava a scuotere le orecchie e gli chiese:

" Cos'hai? perché le tue orecchie non stanno ferme nemmeno un minuto?" E l'elefante gli disse, mentre una zanzara per caso stava svolazzando intorno a lui: " Vedi quel cosino, quello li che ronza ? Se quello penetra nel condotto delle mie orecchie, io sono bell'e morto.

" " Perchè dunque morire - disse allora il leone - se sono così potente e tanto più fortunato dell'elefante quanto più grosso è il gallo di una zanzara? " Tu vedi che la zanzara è così forte da poter far paura all'elefante.

Versione da altri libro di testo

IL leone spesso si lagnava con Prometeo che l'aveva fatto grande e bello, e gli aveva dotato le mascelle di zanne di zanne e, e gli aveva munito di artigli le zampe, e l'aveva reso più potente di tutte le altre bestie.

ma: " con tutto questo" affermava "io ho paura del gallo " E Prometeo gli rispose: " perché mi accusi a vanvera? Da parte mia, tutto quello che potevo fare per te l'hai avuto. E' il tuo coraggio che, solo davanti a questa bestiola, viene meno. Ordunque, il leone piangeva su se stesso, accusandosi di viltà, e alla fine decise di togliersi la vita. Mentre meditava su questo proposito, incontrò l'elefante e, salutatolo, si fermò a discorrere con lui. A un tratto notò che quello continuava a scuotere le orecchie e gli chiese:

" Cos'hai? perché le tue orecchie non stanno ferme nemmeno un minuto?" E l'elefante gli disse, mentre una zanzara per caso stava svolazzando intorno a lui: " Vedi quel cosino, quello li che ronza ? Se quello penetra nel condotto delle mie orecchie, io sono bell'e morto.

" " Perchè dunque morire - disse allora il leone - se sono così potente e tanto più fortunato dell'elefante quanto più grosso è il gallo di una zanzara? " Tu vedi che la zanzara è così forte da poter far paura all'elefante

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