L'isola dei beati (I) - Il greco di Campanini
Ηδη δε πλησιον ημεν, και θαυμαστη τις αυρα περιεπνει... ενιων δε κροτουντων προς αυλον η κιθαραν.
Eravamo ormai vicino/i e meravigliosa soffiava per noi la brezza, dolce e profumata, quella che lo scrittore Erodoto dice essere della prospera Libia.
Cose che infatti si effondono dalle rose e dai narcisi e dai giacinti e dai gigli e dalle viole (ἴον - ου), oltre che dal mirto e dalla pervinca, tutto questo ci giungeva dolce.
Gioiosi per il profumo e fiduciosi di grandi benefici, a poco a poco (locuzione κατ᾽ ὀλίγον) eravamo ormai vicino alla piccola isola. Qui vedevamo dall'alto (καθοράω) lungo ...(CONTINUA)