L'uomo e il satiro
Il Greco di Campanini pagina 294 numero 91
Ανθρωπον ποτε λεγεται προς σατυρον φιλιαν σπενδεσθαι. Επει δ' η χειμερινη ωρα επεγιγνετο ... δει την φιλιαν εκεινων, ων αμφιβολος εστιν ο τροπος.
Si dice che una volta un uomo stringesse amicizia con un satiro. Poiché sopraggiungeva la stagione invernale, l’uomo, portando alla bocca le palme delle mani, alitava.
Poiché il satiro ne chiedeva la ragione, rispondeva: «Scaldo le mie mani per il freddo». In seguito, quando preparava per loro tavola e vivanda, c’era molto caldo, l’uomo, alzando un pò (le mani) le avvicinava alla bocca e soffiava (φυσάω).
Al satiro che chiedeva la ragione del contrario diceva di raffreddare il cibo perché era troppo caldo. E quello gli diceva: «Ma allora rinuncio alla tua amicizia, uomo, perché dalla medesima bocca emetti (ἐξίημι)
caldo e freddo». Infatti senza dubbio anche per noi si deve rifuggire l’amicizia di coloro dei quali è ambigua la condotta.(by Geppetto)