Ciro avanza verso Babilonia
Κῦρος ἐξελαύνει σταθμοὺς τέτταρας παρασάγγας εἴκοσιν ἐπὶ τὸν Χάλον ποταμόν, ὄντα τὸ εὖρος πλέθρου, πλήρη δ᾽ ἰχθύων μεγάλων καὶ πραέων, οὓς οἱ Σύροι θεοὺς ἐνόμιζον καὶ ἀδικεῖν οὐκ εἴων, οὐδὲ τὰς περιστεράς....
Ciro avanzava di venti parasanghe in quattro tappe fino al Calo, un fiume largo un pletro, pieno di pesci grandi e innocui: i Siri li consideravano divini e non permettevano che venisse fatto del male. I villaggi nei quali si attendarono, erano di Parisatide.
Ciro lo abbatté e diede fuoco alla reggia. Quindi marcia tre tappe per quindici parasanghe verso il Fiume Eufrate, che è la sua larghezza di quattro stadi. E proprio lì era abitata (οἰκέω ) una grande e ricca Città di nome Tapsaco. Rimaneva qui cinque giorni. E Ciro dopo aver mandato a chiamare i comandanti dei Greci diceva che la spedizione sarebbe stata contro il Gran Re a Babilonia;
Versione tratta da Senofonte