Rotolo la mia botte
Οτε οι αγγελοι ηγγελον τον Φιλιππον ηδη επελαυνειν, οι Κορινθιοι ετατραπποντο..."Κυλιω - ελεγεν ο φιλοσοφος - τον πιθον· εγω γαρ ου βουλομαι μονος φαινεσθαι αεργος εν τοις εργαζομενοις.". (Versione da Luciano)
Quando i messaggeri annunciavano che Filippo già era vicino, i corinzi si mettevano al lavoro, uno preparava le armi, un'altro portava pietre, un'altro faceva cose utili.
Diogene il filosofo guardava i concittadini pieni di agitazione, ma lui non aveva nulla da fare. Con molto impegno anche lui rotolava la botte (nella botte il filosofo aveva dimora) su e giù nel Craneo.
I corinzi quando vedono il filosofo gli chiedevano perché rotolava la botte. "Rotolo – diceva i filosofo – la botte; io infatti non voglio sembrare il solo ozioso fra gli affaccendati.