Un innamorato alla porta dell'amata
Practeon (per il triennio) pagina 154 numumero 99
Δρομω ουν προς την αυλην ερχεται και αποσεισαμενος των σκελων την χιονα τος τε βροχους εστησε και τον ιξον ραβδοις μακραις επηλειψε ... ως εοικε, χειμωνος με ταυτην ιδειν." (versione greco Longo sofista)
Con una corsa giunge dunque alla casa di campagna e, scacciandosi la neve dalle gambe, posizionò le reti (per gli uccelli) e spalmò il vischio su lunghi bastoni.
Poi si sedette qui, pensando agli uccelli e a Cloe. Ma arrivavano molti uccelli, e sufficienti ne furono presi, così che ebbe un gran da fare a raccoglierli, tirar loro il collo e spennarli.
Dalla casa, invece, non uscì nessuno, né uomo, né donna, nemmeno un uccello domestico ma tutti stando vicino al fuoco, erano chiusi dentro, Dafni, era molto imbarazzato tanto che pensava di essere giunto lì non con uccelli di buon auspicio;
e aveva coraggio, se avesse trovato un pretesto per passare attraverso la porta; esaminava con se stesso, cercava quindi una scusa più plausibile da raccontare. «Sono venuto per accendere il fuoco». ...(continua)