Agesilao propone di portare la guerra in Asia - versione greco Senofonte triakonta

AGESILAO PROPONE DI PORTARE LA GUERRA IN ASIA
VERSIONE DI GRECO di Senofonte
traduzione dal libro TRIAKONTA

Αγησίλαος τοίννν ϊτι μεν νέος ων ετνχε της βασιλείας άρτι δέ όντος αντον έν τ άρχη έξηγγέλθη βαοι λενς ο Περσων α&ροίζων χαϊ ναντιχδν...

TRADUZIONE n. 1

Agesilao essendo allora giovane ottenne il regno, in quel momento poiché c'era lui al comando, giunse notizia che il re dei persiani stava radunando sia la flotta sia un grande esercito di terra contro i greci; dopo che gli spartani e gli alleati decisero su quelle cose, Agesilao promise che qualora gli offrissero 30 spartani; duemila da poco diventati cittadini, circa 6 mila truppe degli alleati, avrebbe oltrepato l'Asia e cercato di fare la pace, oppure, qualora il barbaro volesse combattere, gli avrebbe dato preoccupazione di combattere contro i greci.

Subito dunque molti si meravigliarono davvero di questa cosa cioè il desiderare, poiché il persiano aveva attraversato prima la Grecia, di attraversare a propria volta contro quello, scegliere di avvicinarsi piuttosto che restando indietro e combattere con lui, e volere combattere distruggendo le regioni di quello piuttosto quelle dei greci.

traduzione n. 2

Agesilao ebbe il regno quand'era ancora giovane. Era al potere da poco, quando arrivò la notizia che il gran re stava per inviare un gran contingente, sia navale che terrestre, contro i Greci.

. Gli Spartani e gli alleati8 stavano consultandosi al riguardo, quando Agesilao si fece carico di questa promessa: se gli avessero affidato trenta degli spartiati, duemila neodamòdeis e seimila degli alleati, sarebbe passato in Asia e avrebbe tentato di far stipulare la pace o, nel caso in cui il barbaro avesse voluto la guerra, lo avrebbe impegnato abbastanza da impedirgli di muovere contro i Greci.

Subito allora furono in molti ad ammirare la sua volontà di dirigersi a propria volta contro il nemico persiano, dacché questi aveva per primo, in passato, varcato il mare per una spedizione contro la Grecia;

parimenti, ammiravano la sua scelta di combattere il nemico attaccando piuttosto che attendendo, e di con durre la guerra consumando le risorse dell'avversario invece che quelle dei Greci.

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