Sospetti mancati

Gi pagina 220 numero 147

Inizio: Πρωτον μεν ουν, ω ανδρες (δει γαρ και ταυθ'υμιν διηγησασθαι), οικιδιον εστι μοι διπλουν, ισα εχον ...fine: και την κλειν εφελκεται. (Lisia)

In primo luogo, o giudici, (bisogna infatti che io vi spieghi anche questo) io possiedo una casetta a due piani che ha il piano superiore uguale a quello inferiore, rispettivamente per il gineceo e per le stanze degli uomini.

Dopo che ci nacque il bambino, la madre lo allattava: perché non rischiasse nello scendere le scale quando doveva lavarlo, io risiedevo di sopra, le donne sotto. Ed era ormai divenuto così consueto che spesso mia moglie scendeva di sotto a dormire accanto al bambino per dargli il seno e perché non piangesse.

E queste cose accadevano così per molto tempo ed io mai concepii sospetti ma ero così ingenuo da pensare che mia moglie fosse la donna più onesta fra tutte in città.Ma passando il tempo, signori giudici, tornai all'improvviso dalla campagna, e dopo la cena il bambino strillava e faceva i capricci infastidito dalla serva appositamente perché facesse questo; l'individuo infatti era dentro; in seguito infatti venni a sapere tutto.

E io invitai mia moglie ad andare e a dare la mammella al bambino, affinché smettesse di piangere.

Lisia, Per l'uccisione di Eratostene

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 20:05:04 - flow version _RPTC_G1.3