La storia di Paride Alessandro (Versione latino Igino)

La storia di Paride Alessandro
versione latino Igino
da miti di Igino, Fabulae, libro XCI
Priamus, laomedontis filius, cum multos liberos...

Priamo, figlio di Laomedonte, aveva già avuto molti figli da Ecuba, figlia di Cisseo o di Dimante, quando sua moglie, di nuovo incinta, sognò di partorire una fiaccola ardente da cui uscivano tanti serpenti Tutti gli indovini ai quali venne riferita questa visione ordinarono di uccidere il nascituro, chiunque mai fosse, perché non portasse la patria alla rovina. Quando Ecuba partorì Alessandro, il bambino fu dato ai servi perché lo uccidessero, ma questi per pietà lo esposero; alcuni pastori lo trovarono, lo allevarono come se fosse stato figlio loro e lo chiamarono Paride.

Il ragazzo, giunto all’adolescenza, si era molto affezionato a un certo toro. Alcuni servi, che erano stati mandati da Priamo a prendere un toro da dare in premio nei giochi funebri in onore dello stesso Paride, cominciarono a condurre via il toro di Paride, il quale li inseguì, chiedendo dove lo portassero; quelli risposero che lo stavano portando a Priamo, per darlo al vincitore dei ludi funebri in onore di Alessandro.

Allora Paride, per amore del suo toro, partecipò alle gare e le vinse tutte, battendo anche i suoi fratelli. Deifobo, in preda all’ira, sguainò la spada contro di lui, ma Paride saltò sull’altare di Giove Erceo. Cassandra dichiarò, ispirata, che quello era loro fratello, al che Priamo lo riconobbe e lo accolse nella reggia.

dal libro Nova Lexis plus
La storia di Paride Alessandro parte 1

Priamus, Laomedontis filius, cum multos liberos haberet ex concubitu Hecubae Cissei sive Dymantis filiae, uxor eius praegnans in quiete vidit se facem ardentem parere et ex facie serpentes innumeros erepsisse....

Priamo, figlio di Laomedonte, aveva già avuto molti figli da Ecuba, figlia di Cisseo o di Dimante, quando sua moglie, di nuovo incinta, sognò di partorire una fiaccola ardente da cui uscivano tanti serpenti Dopo che il sogno era stato narrato a tutti gli indovini, risposero così al re : "Uccidi il figlio di tua moglie Ecuba, affinché egli non sia la rovina della tua patria". Dopo che Ecuba aveva partorito Alessandro, il figlio fu dato ai servi affinché lo uccidessero;

ma i servitori con misericordia lo abbandonarono; dei pastori lo trovarono e lo educarono come un loro figlio e lo chiamarono Paride.

dal libro Nova Lexis plus
La storia di Paride Alessandro parte 2
Is cum ad puberem aetatem pervenisset, habuit taurum in deliciis; Priamus satellites misit ut taurum adducerent et ponerent in athlo funebri filii...

Quando egli raggiunse l'età giovanile, aveva un toro prediletto; Priamo inviò un seguito affinché portasse il toro e lo ponesse nella lotta funebre di suo figlio Alessandro; quando il seguito giunse da lui, conducevano il toro di Paride.

Poiché Paride aveva posto loro molte domande riguardo al destino del toro, gli risposero : «Portiamo il toro da Priamo nei giochi funebri per Alessandro vincitore». Egli, acceso d'amore per il suo toro, discese nella gara e vinse ogni competizione, superò anche i suoi fratelli.

Per lo sdegno Deifobo impugnò la spada contro di lui; ma egli saltò sull'altare di Giove Erceo; quando Cassandra riconobbe suo fratello, anche Priamo lo riconobbe e lo accolse nella reggia

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