Ippocrate - Sul morbo Sacro III testo greco e traduzione

οὔτε γὰρ φαγέειν οὔτε πιέειν ἔδοσαν φάρμακον οὐδὲν, οὔτε λουτροῖσι καθήψη- σαν, ὥστε δοκέειν αἴτιον εἶναι....

Gli dei ne sono responsabili: e chi potrebbe ritenere essi responsabili, se non hanno fatto mangiare né bere alcun farmaco, né hanno ordinato dei bagni? Io invece suppongo che fra i Libi dell’interno nessuno goda buona salute, giacché dormono su pelli di capra e di carni di capra si nutrono, visto che non possiedono né coperte, né indumenti, né calzari che non siano caprini: e infatti non hanno altro bestiame che capre.

Ammesso comunque che il mangiare e il somministrare queste cose generi il male e lo accresca, e il non mangiarle lo curi, non ne è più il dio la causa, né le purificazioni la cura, ma sono i cibi che giovano o nuocciono, e svanisce così l’azione del dio.

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