Un cinquantennio di relativa tranquillità
Μετα ταυτα δε ηδη γιγνεται ου πολλοις ετεσιν υστερον τα προειρημενα, τα τε Κερκυραικα και τα Ποτειδεατικα και οσα προφασις τουδε του πολεμου κατεστη. ... και παρακαλουμενος και ακλητος. (Tucidide)
Traduzione libera
Dopo queste cose erano trascorsi non pochi anni dalle ultime vicende narrate prima, quando si verificarono i casi, già riferiti, di Corcira e Potidea e gli incidenti che costituirono il motivo dichiarato per lo scoppio di questa guerra.
Occorreva in genere che vi fossero costretti, senza alternative: e in più fu un periodo difficile e inquieto per Sparta, sconvolta dalle sommosse civili. Ma alla fine la potenza d'Atene s'era imposta, rigogliosa e superba all'attenzione del mondo: perfino la sfera d'influenza e d'alleanza tradizionalmente legata a Sparta non era immune dai suoi attacchi. La situazione critica suggerì agli Spartani che la loro supina linea di condotta era ormai superata; si doveva sferrare, loro per primi, un'offensiva, gettarvi ogni energia e demolire, se fosse possibile, quella molesta e invadente potenza.
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