La storia non ha niente a che vedere con la poesia o con le narrazioni

La storia non ha niente a che vedere con la poesia o con le narrazioni volte solo a dilettare l'auditorio, e chi ci guarderà ai fatti troverà che questa guerra è la più grande che ci sia mai stata

ἐκ δὲ τῶν εἰρημένων τεκμηρίων ὅμως τοιαῦτα ἄν τις νομίζων μάλιστα ἃ διῆλθον οὐχ ἁμαρτάνοι, καὶ οὔτε ὡς ποιηταὶ ὑμνήκασι περὶ αὐτῶν ἐπὶ τὸ...

Sulla base degli indizi suddetti non sbaglierebbe chi ritenesse che gli eventi da me rievocati siano stati più o meno come li ho esposti, e non come li hanno cantati i poeti, che li hanno abbelliti ingigantendoli; né di come li narra rono i logografi, i quali miravano al diletto degli ascoltatori piuttosto che alla verità, visto che tale materia era incontrollabile e infida, essendo sfociata, per il grande lasso di tempo intercorso, nel mitoChi dunque crede alla mia ricostruzione potrà concludere che questi eventi sono stati adeguatamente individuati sulla base degli indizi più evidenti, almeno per quanto è possibile riguardo a fatti così remoti.

E questa guerra, sebbene di solito gli uomini valutino più grave il conflitto in cui sono di volta in volta impegnati – per poi volgere la loro ammirazione fatti d’armi più antichi, appena l’attuale si è concluso – risulterà sempre, a chi esamini le cose in concreto, la più importante di tutte.

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