Riflessioni di un marito

Εγω γαρ, ω Αθηναιοι, επειδη εδοξε μοι γημαι και γυναικα ηγαγομην εις την οικιαν, τον μεν αλλον χρονον ουτω διεκειμην ωστε μητε λυπειν μητε...

Io infatti o ateniesi quando mi sembrò opportuno sposarmi portai una donna in casa, inizialmente mi regolavo così da né darle fastidio, ne di dare a quella la possibilità di fare ciò che avrebbe voluto fare, la osservavo come era bene e stavo attento come era conveniente.

Quando mi nasce un figlio, già stavo tranquillo ed affidai a quella tutte le mie (lett. di me stesso) cose, ritenendo che questa fosse un'unione matrimoniale molto forte (lett. grande).

Quindi in un primo tempo, o ateniesi, era la migliore di tutte, ed infatti era una amministratrice di casa abile e straordinaria e che amministrava scrupolosamente tutto.

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