Tullio alla sua Terenzia, a Tulliola e la figlio Cicerone Non ritenere che io scriva a chiunque lettere più lunghe[...]solo allora io mi crederò reintegrato nei miei diritti, ma queste cose in vero non dipendono da noi. Addio nostalgia del mio cuore, addio. Tessalonica, 5 ottobre
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