Nerone manifestò l'impudenza, la libidine, la lussuria, l'avidità e la crudeltà dapprima [...]
Anche durante il giorno, veniva trasportato come uno sconosciuto in teatro su una lettiga (sedia gestatoria) per assistere (ut cong. = finale) dalla zona del proscenio alle liti dei pantomimi, nel contempo, e una volta, poiché erano venuti alle mani e si lottava con pietre e di pezzi e con pezzi di sgabelli, anche egli stesso (li) scagliò sul popolo e ferì gravemente la testa di un pretore.
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