Quando Cerere cercava sua figlia Proserpina, arrivò presso il Re eleusino, la cui moglie aveva messo al mondo il bambino Trittolemo, e si finse una nutrice.
La regina la accolse felice come nutrice per suo figlio. Cerere, siccome voleva rendere immortale il suo accudito, di giorno lo nutriva con latte divino, di notte, di nascosto, lo deponeva nel fuoco. È così il fanciullo in questo insolito modo.
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